venerdì 4 novembre 2011

Dizione

Dietro il leggio il cuore mi rimbalza in gola. Deglutisco, cerco di rimetterlo al suo posto respirando profondo. Poi comincio. Faccio uscire la voce dal diaframma, ed è come percorrere una strada sulle colline, cambio l'intensità quando trovo una virgola, gioco con le pause quando il punto mi dice, ora puoi respirare.
Leggo ad alta voce perché mi piace quando il silenzio di chi ti guarda cambia improvvisamente, diventa ascolto, tu lo indossi e ti senti più forte. 
Cerco di aprire e chiudere le vocali al momento giusto, di non inciampare come quando di notte lui mi diceva, e adesso leggimi quello che hai scritto.

Ho imparato a cantare le parole senza le note. 
Le lettere vivono, la paura muore in gola.

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