venerdì 30 marzo 2012

Pensione

Pe- pe -per fa- fa- fa- ffavore, da ,da-da, dammi un pac-cheto-tto di wi wi wiston b-bblu.

Se lo anticipi si mette a gridare. E mi domando se anche i suoi pensieri vadano a singhiozzo.
Quando lo vedo cerco di incollargli gli occhi al viso. Lui tiene la testa china, la camicia ben stirata mi dice che non è rimasto solo. Forse ha ancora una madre, che ha dimenticato di dover morire per poter lavargli i vestiti.
Lui fa passare i giorni camminando, per farli scorrere più veloci  filtra le ore attraverso una sigaretta sempre accesa.
E' un peccato, avrebbe potuto fare l'attore, così dice la gente. E avrebbe recitato in un film importante, avrebbe vinto l'Oscar e sposato una donna feconda. Forse due. Avrebbe trascorso la vecchiaia in vacanza.

E invece, a fare il matto del paese, si sprecano un sacco di energie.

Qualche volta vorrebbe smettere. 

martedì 27 marzo 2012

Un buon inizio.

La settimana scorsa ho fatto un paio di colloqui in un'azienda.

Ora.
Più i colloqui erano andati bene meno dormivo la notte. Mi vedevo come una giovane Franz Kafka, uscire dall'ufficio alle sette di sera, frustrata, o chiusa in bagno in pausa  pranzo ad annotare i miei pensieri sulla carta igienica. 
Purtroppo non sono Kafka e in tempo di crisi le mie paure romantiche sono ridicole, lo so.

Le mie amiche possono dividersi in due macro categorie. Quelle che credono al destino, chiamiamole, "le paranormali" e le "razionaliste convinte", capostipite la mitica Aldicchia. 
Io mi colloco esattamente nel mezzo, per questioni di comodo, credo, meglio prendere un po' dell'una e un po' dell'altra, non si sa mai. 
Paola il destino non lo concepisce proprio. E trova ridicolo quando prendo decisioni sulla base di sogni o segni, fuma la sigaretta col mezzo sorriso, che cazzo stai dicendo? Eppure Pabli, sono andata dalla parrucchiera per rasarmi e lei non c'era, avevamo appuntamento, devo tenermi i capelli lunghi, è destino, fidati.

Ecco, dopo il colloquio ho una brillantissima idea.
Prendo il vangelo, sì, il vangelo e lo apro bruscamente, scelgo una pagina a caso. Le prime righe che leggerò saranno la risposta alla mia domanda.

Cosa devo fare, lo accetto questo lavoro che mi fa già sentire la vita in gabbia?

Galati 5,  Perseverare nella libertà.

"eravate partiti bene; chi vi ha fatto inciampare sulla via della verità? quel che vi hanno detto per farvi cambiare idea non proviene di certo da Dio che vi chiama. Ma badate bene: un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta. Ma per quanto vi riguarda il signore mi dà fiducia: non prenderete un'altra strada [...]"

Mi si è gelato il sangue. Lo giuro.

Da improvvisa seguace del paranormale avrei chiamato subito la ditta, no grazie, ho cambiato idea, non lo voglio, il vostro lavoro, ho fatto il colloquio tanto per scherzare.

Da razionalista, povera, dovrei vietarmi i Ghostbusters e le palle di vetro.
E anche il vangelo.

Ho detto di sì.
Non ha vinto il razionalismo, sia chiaro, quanto piuttosto la povertà.

Ho un mese di tempo per affermarmi nel panorama letterario nazionale, questa è l'unica via di scampo.

Intanto, prima di addormentarmi, mi metto a fantasticare sul modo in cui mi licenzierò. E' un pensiero che mi dà sollievo, mi fa dormire meglio.
Chi ben comincia è a metà dell'opera, dicono.




venerdì 23 marzo 2012

Primavera

E poi capita che i cani escano a passeggio, si innamorano da dietro i cancelli, scodinzolano sui marciapiedi in coppie improbabili. Un setter e un bassotto sotto il duomo, durerà poco, vedrai. Perché l'altezza gioca a sfavore, moglie e buoi dai paesi tuoi, ma tu vagliele a spiegare le regole dell'amore, anche loro rideranno, cosa dici, non vedi che siamo felici? 
Poi semplicemente finirà.

Nei giardini esplodono gli alberi, e anche nel mio stomaco sono cresciute le farfalle, mi fanno il solletico, sicché ti sorrido senza motivo, perché è così che dovrebbe andare.

I vestiti nel baule sono ancora troppo leggeri, quelli nell'armadio troppo pesanti. Calcolo quanti soldi dovrei spendere per una maglia di cotone, un'altra maglia di cotone, troppi, ma ho voglia di festeggiare questo tempo, 'ché col sole sembra sempre domenica. Ti offro un té alla cacciatora, ma andiamo a berlo in cortile, il freddo ha smesso di scorticarci il naso e le nocche.

Penso che anch'io come l'inverno, vorrei avere una primavera tutte le volte che muoio.


venerdì 16 marzo 2012

Un invito

Una domenica di due anni fa decido di prenotare le pareti della libreria in cui lavoro, mia sorella potrà esporre i suoi disegni per un mese, aprile 2012.

Serena è entusiasta, lo dice a tutti e se ne dimentica. Solo che marzo 2012 arriva comunque. E mia sorella non ha fatto niente. 
O meglio.
Ha solo organizzato l'evento d'apertura, invitando il mondo. E con il mondo, intendo il mondo.

In primis, ha smesso di chiamarla esposizione, il suo è un Vernissage, chiariamoci. Ci dovremo mettere il vestito nero e il rossetto ciliegia, reinterpreterà Alice nel Paese delle Meraviglie.

Attacco d'ansia.

In treno poi ha fatto amicizia con un'attrice bellissima. Lei leggerà passi da Carroll. Ovviamente anche Eleonora inviterà un bel po' di gente.

Secondo attacco d'ansia.

E adesso bisogna pensare alla musica. Perché la gioventù scledense ha bisogno di essere coinvolta in eventi alternativi e io voglio coinvolgerli, Ilaria. Ecco reclutati i due jazzisti migliori di Schio da piazzare all'entrata.
E già che ci siamo invitiamo tutto il corpo docenti della Comics, Padova.

Terzo attacco d'ansia (mattina), quarto attacco d'ansia (sera). 

Zero tavole. Quinto attacco d'ansia.

Comincio a immaginarmi la fine della mia carriera, in libreria e nel mecenatismo. In famiglia, nessuno può dirle niente. Mio padre è perplesso, così smette di parlarle, mia madre la consola. 

La modalità Vajngerl si attiva quando si sta per raggiungere il fondo, è un pulsante salvavita che ti fa schizzare verso l'alto, sbaragliando il resto. Tutti i Vajngerl ne hanno uno. Serena sta malissimo, così finalmente decide di premerlo.

BAM! 
 
Comincia a dipingere dieci ore al giorno, qualche volta anche dodici, Federico può vederla solo il sabato sera. Ha le mani sempre sporche di colore, anche i capelli qualche volta, tanto vale non lavarsi. Smette di aiutare in casa, risponde male il più delle volte. Ma ragazzi, i disegni le escono dal braccio e sono belli, ecco il Bianconiglio, Alice e il Ghignagatto.

Se ne parlo anche a voi è perché oggi posso dire che andrà tutto bene, sono sicura. Il primo aprile, se avete voglia di vederci, venite in libreria. Noi vi aspettiamo.

Quando mia sorella ha l'acqua alla gola riesce sempre a bersela tutta.

A presto, dunque.














lunedì 12 marzo 2012

venerdì 9 marzo 2012

Compagne di viaggio

Sulla spiaggia aspettiamo che il sole bruci l'inverno che c'è rimasto sotto la pelle.
Quando ho sete lei ha sete, quando vuole fare il bagno io la seguo.
In tenda facciamo il numero del contorsionismo quando dobbiamo vestirci. Al posto delle tigri ci sono le zanzare, non riusciamo ad ammaestrarle, così le schiacciamo, si fa prima.
Abbiamo pensato di portare solo lo spazzolino, tanto il dentifricio ce l'avrà l'altra. Così dopo pranzo ci ritroviamo coi denti sporchi ad aspettare che il supermercato apra, Colgate Ultrawhite, per sorrisi salati in fotografie controluce.
La sera siamo stanche. Ci piacciono le catene di domande, anche se ci conosciamo non sono mai abbastanza lunghe, continuiamo il gioco, tutte le volte. Comincio io. Cosa saresti se fossi un albero. Salice. Cosa saresti se fossi una pietra. Quarzo. Cosa saresti se fossi una droga. Cocaina.
Misuriamo il tempo con le parole. 


Se c'è un ragno lo posso uccidere, in cambio tu mi presti il fondotinta.


Due buoni compagni di viaggio, non dovrebbero lasciarsi, mai. Lo sai, lo canta De Gregori, io non posso, mi fa nostalgia.
Se mi dici, ti ricordi? Io mi ricordo.
Ci ricordiamo.


Quando ti chiedo vuoi partire, è già tutto pronto.
Casa nostra la costruiamo coi racconti, durante il tragitto. Tanto insieme, si sta al sicuro.



sabato 3 marzo 2012

L'oroscopo

Capricorno: avete lo stesso sex appel della Pabli in pre-ciclo. Siete grigi e arruffati. E se invece di continuar a sguazzare nei vostri problemi buttaste via la pattumiera?!?

Acquario: solo Serena riesce a dormire con tre cani senza cambiar le lenzuola per un mese. Voi no. Se non avete stile smettete di fingere. Le foto in bianco e nero non vi rendono più intelligenti, sta volta giocate d'astuzia.

Pesci: in questi giorni la destrezza non è una vostra dote, siete peggio dell'Ilaria che gioca con le bolas in una cristalleria di Burano. Cercate almeno di distruggere SOLO i vostri nemici.

Ariete: recita la buona Silvana "Chi mostra gode, chi guarda crepa". Lasciateli crepare e ballate sulle loro tombe. Sarà un ottimo esercizio per mantenervi in forma.

Toro: sfondate gli ostacoli come l'Erika sfondò la portiera della macchina di suo padre: con classe ed eleganza. Continuate. Chissà che prima o poi impariate a conoscere il fantastico mondo delle maniglie

Gemelli: siete credibili come Schettino che affonda il Concordia e grida " NON SONO STATO IO". Piantatela. O dio vi punirà.

Cancro: siete bellissimi, talentuosi e simpatici. Peccato che nessuno vi caghi.

Leone: siete talmente splendenti da assomigliare alla Ele con la dose sbagliata di autoabbronzante. Un po' di ottimismo-arancione non potrà che farvi bene. Dateci dentro anche con le lampade, potrà servire ad attirare l'attenzione.

Vergine: una volta ho fatto credere a Marco di tenere un'elefantessa in giardino. Il mondo immaginario è divertente, ma non basta. Le cose bisogna farle accadere. 

Bilancia: in questi giorni assomigliate alla nuova impaginazione di Facebook, essere fintamente complicati annoia il mondo. E anche voi.

Scorpione: siete nel posto giusto come il libro di Fabrizio Corona messo dopo Calvino, in classici del Novecento. Cambiate aria, al più presto.

Sagittario: una donna che non ha mai abbastanza vestiti, forse, non ha ancora  trovato l'uomo con cui preferisce restare, sempre e comunque, completamente nuda. Saggio pesce.