E' una bambina come tutte le altre. Sotto i capelli cresce un filo di plastica rosa, accarezza la colonna e scende giù fino alla cintola. Sotto i pantaloni una scatola grigia raccoglie i rumori, li fa risalire.
Sua madre la capisco leggendo le labbra.
- Buongiorno.
- Buongiorno, tutto bene?
- Tutto bene.
Da noi, in casa, si urla usando il diaframma, se gonfi la pancia non perdi la voce, saper cantare è servito a qualcosa. Mia madre sa di storie e racconti sotto le coperte, mio padre di esplosioni insensate che riempiono il salotto di paura.
Il ritmo del mondo me l'hanno spiegato a parole.
La bambina ha una famiglia muta, vorrei passarci almeno un giorno per riuscire a vedere quello che non posso sentire.
Tempo-rughe, gioia-carezze, voce-silenzio.
Tempo-rughe, gioia-carezze, voce-silenzio.
che pugno allo stomaco ..di lunedì mattina presto.Leli
RispondiEliminaE' così dolce, non voleva essere duro!
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