lunedì 26 agosto 2013

Gli inseparabili

Da bambina giocava con le Barbie e le faceva sposare tutte con lo stesso Ken, ne aveva solo uno che doveva essere abbastanza democratico per amarle tutte, anche quelle coi capelli aggrovigliati in una caramella o senza un braccio. Si chiamavano amore e vivevano felici nel cassetto dei giochi.

Da ragazzino guardava le donne e le voleva tutte, gli parevano fiori da raccogliere, gli piaceva annusare la pelle e assaggiare le lingue, cosi era cresciuto con un mazzo di fiori in mano e nessuno al suo fianco.
Quando si sono incontrati hanno deciso che potevano essere una coppia compatibile, si sono fidanzati senza che il cuore rimbombasse nello stomaco, ci basta stare insieme per stare bene.

Mia sorella dice sempre che col tempo ci si affeziona anche al proprio canarino, figurarsi a una persona che ti accarezza la schiena prima di dormire.

Lui racconta di una donna passata col sorriso addosso. E mi chiedo perché gli piaccia giocare agli inseparabili, visto che ciascuno ha l'amore che sceglie.
Ha costruito una gabbia che lo fa sentire a casa, la abita con nostalgia.

5 commenti:

  1. Talvolta l'amore e' una gabbia e gli inseparabili ci stanno bene dentro

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  2. caffèpaninosprizalbelvicino x quattro chiacchere d'estate10 settembre 2013 alle ore 17:31

    mamma mia che tristezza..
    da giovane mi chiedevo
    è meglio soffrire e aver amato
    o è meglio vivere spensieratamente senza forti emozioni?
    la mia risposta è sicuramente meglio aver amato..
    o forse lo dico perchè diversamente da così non riesco ad essere.

    Mi commuovo davanti un tramonto,
    una leccatina del mio cane,
    un amico che soffre,
    un qualunque estraneo che vedo soffrire,
    ma non farei cambio con chi è sentilmentalmente invalicabile e neppur con chi sparerebbe alle gambe di zingari, ladri o quantaltro. :-)

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. A parte che si può benissimo amare e vivere spensieratamente :-)

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